Apertura Sportello per i Mini Contratti di Sviluppo dal 5 Febbraio: Opportunità per le Imprese Tecnologiche delle Regioni meno sviluppate: Molise, Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sicilia e Sardegna.
Dal 5 febbraio 2025, le aziende italiane avranno una nuova opportunità per accedere a sostegni finanziari significativi attraverso i Mini Contratti di Sviluppo.
Questo strumento, recentemente introdotto dal Decreto Legge Coesione e dotato di una riserva iniziale di 300 milioni di euro, è progettato per impulsiare gli investimenti produttivi di media entità nei settori delle tecnologie critiche.
Destinatari: “Regioni meno sviluppate”: le Regioni Molise, Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sicilia e Sardegna.
L’iniziativa è stata delineata in un decreto direttoriale promosso dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, su direttive del Ministro Adolfo Urso.
Gli investimenti ammissibili devono avere un valore tra 5 e 20 milioni di euro e devono essere diretti allo sviluppo o alla fabbricazione di tecnologie critiche, con l’obiettivo di rafforzare le catene di valore in settori chiave definiti dal regolamento (UE) 2024/795, che ha istituito la piattaforma STEP (Strategic Technologies for Europe).
Le domande per i Mini Contratti di Sviluppo possono essere inviate esclusivamente online attraverso la piattaforma di Invitalia (www.invitalia.it), ente incaricato di gestire il processo di istruttoria per l’ammissione alle agevolazioni finanziarie.
La finestra per la presentazione delle domande sarà aperta dalle 12:00 del 5 febbraio fino alle 12:00 dell’8 aprile 2025.
Invitalia fornirà, con adeguato preavviso, tutte le informazioni necessarie per la compilazione delle domande e l’elenco della documentazione da allegare sul proprio sito web. Questa è un’opportunità eccezionale per le imprese italiane di avanzare nei settori tecnologici strategici, accedendo a fondi cruciali per il loro sviluppo e consolidamento nel mercato.
Le aziende interessate sono incoraggiate a preparare la documentazione richiesta e a cogliere questa occasione per accelerare i loro progetti di investimento tecnologico.
Il decreto specifica le modalità operative e le risorse finanziarie destinate a supportare investimenti nelle tecnologie critiche e nelle catene del valore correlate, come definito dal Regolamento STEP.
Ecco una sintesi dei punti salienti:
- Ambito Operativo e Risorse Finanziarie: Il decreto definisce le modalità per l’implementazione di un fondo di 300 milioni di euro, destinato a sostegni agli investimenti produttivi medi. I fondi sono suddivisi in 100 milioni per le PMI, per supportare investimenti produttivi generali, e 200 milioni per investimenti in tecnologie critiche STEP, disponibili
anche per grandi imprese. - Piani di Investimento Ammissibili: I piani devono essere focalizzati sullo sviluppo o la produzione di tecnologie previste dal Regolamento STEP e devono essere realizzati in una singola unità produttiva situata in regioni meno sviluppate. I settori ammissibili includono tecnologie digitali e innovazione, tecnologie pulite, e biotecnologie.
- Spese Ammissibili: Le spese devono essere strettamente necessarie per raggiungere gli obiettivi del Regolamento STEP e devono essere relative a beni installati nell’unità produttiva specifica. Le spese per singoli beni inferiori a 1.000 euro non sono ammissibili a meno che non siano parte di una spesa complessiva maggiore.
Spese ammissibili:
a) suolo aziendale e sue sistemazioni, nei limiti del 10 per cento del complessivo investimento produttivo ammissibile;
b) opere murarie e assimilate, nei limiti del 40 per cento del complessivo investimento produttivo ammissibile;
c) macchinari, impianti e attrezzature varie, nuovi di fabbrica. Rientrano in tale categoria le spese per la realizzazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili o di impianti di cogenerazione (ad eccezione delle connesse opere murarie) destinati a soddisfare i fabbisogni dell’unità produttiva oggetto di intervento e dimensionati alle esigenze della medesima;
d) programmi informatici, brevetti, licenze, know-how e conoscenze tecniche non brevettate concernenti nuove tecnologie di prodotti e processi produttivi; per le imprese di grandi dimensioni tali spese sono ammissibili fino al 50 per cento dell’investimento complessivo ammissibile.
- Agevolazioni Concedibili: Le agevolazioni sono concesse come contributi a fondo perduto. Le agevolazioni di cui al presente decreto sono concesse ai sensi dell’articolo 14 del Regolamento GBER, nella sola forma del contributo a fondo perduto, nei limiti delle intensità previste dalla Carta degli aiuti di Stato a finalità regionale, a copertura delle spese
ammissibili secondo le seguenti percentuali:
- PICCOLE IMPRESE: 55% (cinquantacinque percento);
- MEDIE IMPRESE: 45% (quarantacinque percento);
- IMPRESE DI GRANDI DIMENSIONI: 35% (trentacinque percento)
- Presentazione delle Domande: Le domande devono essere presentate telematicamente
attraverso la piattaforma di Invitalia dal 5 febbraio al 8 aprile 2025. La domanda deve
essere redatta in italiano e firmata digitalmente. Deve includere dati anagrafici dell’impresa,
dettagli del piano di investimento e una descrizione delle spese previste. - Istruttoria e Erogazione delle Agevolazioni: Dopo la presentazione, Invitalia forma una
graduatoria basata su punteggi attribuiti ai piani di investimento. Le verifiche istruttorie
seguono l’ordine della graduatoria. Le agevolazioni sono concesse dopo la verifica positiva
e comunicate alle imprese.
In sintesi, il decreto regola l’allocation di 300 milioni di euro, suddivisi in fondi per piccole e grandi imprese, per investimenti focalizzati su tecnologie digitali e innovazione, tecnologie pulite, e biotecnologie.
Le spese ammissibili includono suolo aziendale, opere murarie, macchinari, programmi informatici, brevetti e licenze, con agevolazioni in contributo a fondo perduto che variano dal 35% al 55% a seconda della dimensione dell’impresa.
Iniziate a preparare le vostre candidature per non perdere questa fondamentale occasione di
crescita e innovazione nel contesto delle politiche di sostegno europee.