Domande dal 17 settembre al 10 dicembre 2025 su piattaforma Invitalia. Riserva Sud 40% ed energivori 50%.


Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha aperto il nuovo sportello del Fondo per il sostegno alla transizione industriale (PNRR – Investimento M2C2‑5.1, sottoinvestimento 1). Le domande si presentano dalle ore 12:00 del 17 settembre alle ore 12:00 del 10 dicembre 2025 tramite la piattaforma Invitalia. Disponibili 134.018.568,13 € (residui del bando precedente), con possibili incrementi.

A chi è rivolto

Imprese (tutte le dimensioni) manifatturiere – sezione C ATECO 2007, su tutto il territorio nazionale. Una domanda per singola unità produttiva.

Cosa finanzia (spese ammissibili 3–20 M€)

Investimenti finalizzati a:

  • Efficienza energetica dei processi;
  • Produzione per autoconsumo da rinnovabili, cogenerazione o idrogeno rinnovabile;
  • Uso efficiente delle risorse: minori consumi di acqua, materie prime/semilavorati, e riduzione rifiuti in discarica.
    Non sono ammessi interventi che aumentano la capacità produttiva oltre il +20% (salvo esigenze tecniche). I progetti durano fino a 36 mesi (proroga max 12).

Voci di spesa: suolo (max 10%), opere murarie (max 40% e se funzionali), impianti/attrezzature nuove, software, brevetti/licenze, formazione del personale connessa al progetto. Contributo a fondo perduto con intensità variabile in base a natura/localizzazione e tipologia di costo (GBER).

Riserve e priorità

  • 40% delle risorse ai progetti nel Mezzogiorno (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia).
  • 50% alle imprese energivore (in elenco CSEA).

Documenti chiave

È obbligatoria la “relazione tecnica” in forma di perizia asseverata, secondo lo schema Invitalia, redatta da:

  • geologi/ingegneri/periti industriali (anche interni, iscritti all’Ordine),
  • EGE certificati UNI CEI 11339,
  • ESCO certificate UNI CEI 11352,
  • il legale rappresentante dell’impresa solo se l’investimento è dentro un SGEn ISO 50001 certificato (perimetro attività/siti).

In domanda occorre dichiarare la conformità agli obblighi assicurativi “rischi catastrofali” di cui al D.L. 39/2025 (con verifiche anche in fase di erogazione).

Calendario e iter

  • 17/09/2025 ore 12:00: apertura sportello
  • 10/12/2025 ore 12:00: chiusura sportello
  • Entro 120 giorni dalla chiusura: pubblicazione graduatoria con domande finanziabili, ammissibili non finanziabili, non ammissibili
  • Entro 60 giorni dalla graduatoria (e comunque entro 30/06/2026): concessione agevolazioni alle domande finanziabili.

Novità rispetto al bando precedente: non è più possibile richiedere l’attivazione del Quadro temporaneo Ucraina (sezione 2.6 TCTF). Solo regime GBER.

Note e fonti ufficiali

  • Sportello 17/09/2025–10/12/2025, dotazione iniziale 134.018.568,13 €, riserve 40% Mezzogiorno e 50% energivori, niente TCTF, obbligo assicurazioni catastrofali, graduatoria entro 120 giorni e concessione entro 60 giorni: Decreto direttoriale 18 luglio 2025 (III bando).
  • Regole di ammissibilità, ambiti di punteggio (energia, rinnovabili/cogenerazione/idrogeno per autoconsumo, acqua, materie prime/semilavorati, rifiuti), contenuto della perizia asseverata e soggetti abilitati: Decreto direttoriale 23 dicembre 2024 (e richiamato/aggiornato dal decreto 18/07/2025).
  • Soggetti beneficiari (sezione C ATECO), una domanda per unità produttiva, spese ammissibili 3–20 M€, limiti su suolo/opere, durata 36 mesi (+12), contributo a fondo perduto in GBER: Scheda MIMIT dell’incentivo.
  • Obblighi “rischi catastrofali”: D.L. 31 marzo 2025, n. 39 (G.U. n. 75 del 31/03/2025, conv. L. 78/2025).

Esempio pratico di progetto

Impresa: manifatturiera metalmeccanica – unità produttiva in Puglia (Mezzogiorno)
Ambito: efficienza energetica + fotovoltaico per autoconsumo + riduzione consumi idrici e rifiuti
Costi ammissibili: € 10.500.000 complessivi

  • Impianti/attrezzature nuove: € 7.800.000
  • Opere murarie funzionali (≤40%): € 1.800.000
  • Software/controllo e licenze: € 600.000
  • Formazione collegata: € 300.000

Interventi principali

  • Revamping motori/azionamenti e compressori + recuperi termici + LED + sistema di gestione energetica.
  • FV 3,5 MWp su coperture/pensiline per autoconsumo.
  • Circuiti idrici chiusi e recupero condense per ridurre prelievi d’acqua.
  • Migliorie di processo per minori scarti inviati a discarica.

Ipotesi tecniche e risparmi annui

  • Consumi elettrici baseline: 28 GWh/anno–20% grazie all’efficienza = –5,6 GWh
  • Produzione FV autoconsumata: ~4,9 GWh/anno (≈1.400 kWh/kWp)
  • Consumi gas baseline: 6 GWh/anno–10% = –0,6 GWh
  • Riduzione prelievi d’acqua: –60.000 m³/anno
  • Rifiuti a discarica: –800 t/anno

Ipotesi prezzi (conservative, da aggiornare in due diligence)

  • Elettricità: € 0,14/kWh | Gas: € 0,05/kWh | Acqua: € 1,00/m³ | Smaltimento rifiuti: € 150/t

Risparmio economico annuo stimato

  • Elettricità: (5,6 + 4,9) GWh × €0,14 = € 1.470.000
  • Gas: 0,6 GWh × €0,05 = € 30.000
  • Acqua: 60.000 m³ × €1,00 = € 60.000
  • Rifiuti: 800 t × €150 = € 120.000
    Totale risparmi annui: € 1.680.000

CO₂ evitata (fattori indicativi: rete 0,30 kg/kWh; gas 0,202 kg/kWh):

  • Elettricità: (5,6 + 4,9) GWh → ~3.150 tCO₂/anno
  • Gas: 0,6 GWh → ~121 tCO₂/anno
    Totale: ~3.271 tCO₂/anno

Esempi di intensità d’aiuto e payback (da definire sul caso specifico in base a natura/localizzazione dei costi e regime applicabile)

  • Scenario A – 30%: contributo € 3.150.000 → investimento netto € 7.350.000payback ~4,4 anniROI annuo ~22,9%
  • Scenario B – 45% (es. Mezzogiorno su alcune tipologie di costo): contributo € 4.725.000 → investimento netto € 5.775.000payback ~3,4 anniROI annuo ~29,1%

Nota: la riserva del 50% per imprese energivore riguarda l’allocazione delle risorse, non l’intensità dell’aiuto. L’intensità effettiva dipende dalla tipologia di spesa, dalla localizzazione e dal regime selezionato nel bando.